Questo lancio di Privacy Sandbox è il primo passo dell’azienda per dare un grande impulso alla privacy su Android. Google afferma che il rilascio, basato su Android 13,
include una serie di API e servizi della piattaforma non inclusi nella beta rilasciata da poco. In quanto tale, viene offerto come piattaforma a sé stante. La versione recente include immagini di sistema del dispositivo per Pixel 4 e dispositivi più recenti, anche se gli sviluppatori dovranno scaricare manualmente e eseguire il flashing di queste build.Questa è solo la prima versione dell’anteprima per sviluppatori di Privacy Sandbox. L’azienda intende aggiornarlo nei prossimi mesi sia con Attribution Reporting che con le API FLEDGE. Come sempre, Google sta sottolineando la necessità del feedback degli sviluppatori per evitare gli errori e i cali riscontrati da Apple. L’intento di Google è soddisfare gli utenti e gli sviluppatori senza privarli rispettivamente della privacy e degli annunci nelle applicazioni.