diesel Il taglio delle accise voluto da Draghi sta ormai giungendo alla fine. Il Governo ha deciso da poco di disporre un nuovo taglio, che però potrebbe durare troppo poco.

Le azioni di Putin hanno ovviamente portato ad una forte speculazione sul gas, e di conseguenza anche quello su benzina e diesel. Ciò agli italiani pesa molto sulle loro finanze, già intaccate a causa del Covid, minacciate anche dal razionamento.

Inoltre, anche le scorte di diesel stanno per finire; quindi, il razionamento sarà purtroppo una misura necessaria. E non è finita qui: gli italiani dovranno prestare attenzione anche alle multe.

Benzina e diesel a prezzi mai visti: la durata della mini-proroga

Inizialmente, quella che sembrava solamente una minaccia di Putin, sta diventando realtà. Dopo che il premier russo ha minacciato per settimane di chiudere le forniture di gas all’Europa senza mai farlo, ora l’ha fatto davvero. Due Paesi del vecchio continente sono stati tagliati fuori dalle forniture, creando un vero e proprio caos sui mercati energetici.

Nonostante gli escamotage che stanno adottando gli italiani, con uso di oli diversi per le loro auto, la situazione non è detto che migliori. Infatti, oltre a portare il motore alla rovina, il tutto potrebbe rivelarsi anche illegale. Questo perché, adottando queste tecniche, si andrebbe ad evitare il taglio delle accise, portando inevitabilmente a multe salatissime.

I rincari di benzina e diesel sono diventati quindi inevitabili, e l’Italia ha deciso ufficialmente di prorogare il taglio delle accise fino al 2 maggio 2022. La notizia potrebbe essere anche buona ottimisticamente parlando, ma purtroppo la durata della proroga non sarà sufficiente.

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