Google è stata multata per un ammontare di 41.000 dollari in Russia per non aver rimosso determinati contenuti su YouTube. Un tribunale ha multato anche Twitter per tre milioni di rubli, lo stesso importo di Google. Anche in questo caso per non aver rimosso i contenuti ritenuti incompatibili con alcune normative.

Il genere di contenuti vietato in Russia che è stato condiviso su Twitter includeva istruzioni su come preparare bombe molotov, riferisce Interfax citando il tribunale di riferimento. La Russia ha anche multato Google di 11 milioni di rubli (137.763 dollari) all’inizio di questo mese. Il tribunale russo definisce le notizie in circolazione sulle piattaforme Google “false” informazioni sull’invasione russa dell’Ucraina.

La corte ritiene che YouTube non sia riuscito a rimuovere i contenuti prodotti da gruppi di estrema destra ucraini. Questo mese, l’organismo di controllo delle comunicazioni russo ha affermato che stanno adottando misure di sicurezza per penalizzare Google e le sue piattaforme.

Google: Russia decide di multare l’azienda per i contenuti non rimossi su YouTube

In precedenza la Russia aveva avvertito l’azienda di probabili multe in arrivo. Le multe fanno parte di una più ampia lotta con le società tecnologiche straniere e i media per controllare il flusso di informazioni. Il tribunale distrettuale Tagansky di Mosca ha annunciato questo mese di ritenere Google colpevole di aver commesso violazioni amministrative.

Secondo la TASS, le multe sono dovute a quella che secondo Mosca è la condivisione di cifre imprecise sulle perdite di truppe russe e sui morti e feriti di civili in Ucraina. Oltre alla pubblicazione di video realizzati da organizzazioni di estrema destra ucraine. Il 24 febbraio, la Russia ha inviato decine di migliaia di soldati in Ucraina. Il tutto sostenendo che si trattasse di un’operazione militare speciale per “eliminare” quelli che chiamano pericolosi nazionalisti.

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato falsamente che i neonazisti sono al comando in Ucraina, nonostante il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia ebreo e abbia perso i familiari durante l’Olocausto. Le forze ucraine hanno opposto una forte resistenza. La Russia nel frattempo ha anche bloccato le piattaforme di social media come Facebook e Instagram, ma YouTube è ancora disponibile nonostante le crescenti pressioni del governo. Tuttavia, secondo queste recenti multe, potrebbe esserlo ancora per poco.

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