Conad, nello specifico un solo punto vendita, è nel caos, come conseguenza dello scandalo relativo alla vicenda degli assorbenti, che hanno davvero avuto un eco importantissimo su tutta la stampa nazionale. Ma cosa è successo?
Il fatto è avvenuto direttamente la scorsa settimana, giorno nel quale il sindacato Filcams-Cgil ha ufficialmente presentato una denuncia ai danni di una direttrice del punto vendita Conad Superstore di Pescara. La stessa, in seguito al ritrovamento di assorbenti usati al di fuori di un cestino nello spogliatoio riservato al personale, avrebbe inviato un audio shock ai capireparto su WhatsApp, nel quale chiedeva “nome e cognome di chi oggi ha il ciclo“, minacciando a sua volta di “tirare giù le mutande per scoprirlo di persona”.
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Conad: cosa succede adesso
La risposta di Conad non si è fatta attendere, oltre a prendere assolutamente le distanze dal comportamento della stessa (che ricordiamo essere titolare del negozio), ha revocato immediatamente il marchio, estromettendola dalla catena (in un certo senso licenziandola).
Le conseguenze sono chiare, la suddetta non potrà più commerciare generi alimentari a marchio Conad, ed allo stesso tempo l’azienda ha promesso di voler ugualmente continuare ad offrire il servizio della rivendita alla comunità locale, senza ricorrere al licenziamento dei dipendenti del negozio (cosa che invece inizialmente si temeva, data la proprietà della location della direttrice accusata). Una vicenda veramente spiacevole, alla quale però seguiranno sviluppi nei prossimi giorni, noi vi terremo sicuramente aggiornati.