Una nuova serie britannica è arrivata sui teleschermi ed è pronta togliere la scena a Bridgerton. Parliamo della nuova serie Netflix Anatomia di uno scandalo, la serie con Sienna Miller e Michelle Dockery, vista per 75,6 milioni di ore solamente nella seconda settimana di disponibilità sulla piattaforma californiana.
La serie è una via di mezzo tra il legal thriller e il dramma a tinte mélo. Il racconto è ambientato “dietro le quinte” di una causa molto importante per la Gran Bretagna: il ministro inglese James Whitehouse (Rupert Friend) sta per vedere la sua vita perfetta cadere in mille pezzi. In un primo momento deve affrontare lo scandalo di una relazione extraconiugale con una ricercatrice (Naomi Scott) ma dopo i problemi aumentano.
David E. Kelley (Big Little Lies) e Melissa James Gibson (House of Cards) creano la serie, affrontando temi spigolosi come quelli del potere e del privilegio, facendo riferimento a fatti accaduti realmente, come il caso Monica Levinsky o il Partygate di Boris Johnson.
Anatomia di uno scandalo: la trama e le differenze con l’America
Il processo è uno dei più difficili della storia e Kate Woodcroft (Michelle Dockery) lo accetta per motivi personali. Tutto ciò rischia di minare alla reputazione di Westminister, al matrimonio dei Whitehouse e alla carriera stessa della Woodcroft. Non si parla solo al presente nella serie, ma si fa anche riferimenti importanti alla gioventù dei protagonisti quando studiavano ad Oxford e dei loro errori passati che riemergono.
Sienna Miller gioca un ruolo fondamentale nella serie. Tradita e privata della sua privacy, dato che ormai era ovunque sui giornali. Un’esperienza molto autobiografica se consideriamo la relazione con Jude Law. Il suddetto aveva chiesto di sposarlo, ma dopo l’ha tradita con la tata dei suoi figli.
Ciò che ha suscitato particolare interesse nel pubblico sono le scene prima di entrare in Tribunale. I rituali con toghe e parrucche sono molto diversi rispetto a ciò che siamo abituati a vedere nei thriller americani e non solo, anche gli scambi di opinioni tra gli avvocati sono totalmente diversi da ciò che siamo abituati a vedere.