È vero: l’elettrico non ha ancora sostituito i motori tradizionali. Tuttavia, la richiesta sta aumentando e le vendite anche. Rispetto ai primi mesi del 2021, la vendita di ibride è passata da 70mila a 90mila con un +27,7%. Per gli elettrici i volumi si sono raddoppiati: da 14.200 a 35.000 con un +150%.
BMW Group ha registrato 600mila immatricolazioni nei primi tre mesi del 2022, poco al di sotto del 2021 (636.206). Nel Nord e Sud America, pare che le cose stiamo andando molto bene, con un incremento di vendite che arrivano fino al 4%.
Anche in Europa e Asia le cose procedono per il verso giusto, dove si sono registrati degli incrementi di quasi l’8% in più di vendita. Le vendite sono minori rispetto all’anno passato a causa della Cina, la quale ha registrato un -9,3%.
Chi ha risentito di questo calo in territorio cinese è soprattutto il marchio principale del brand, con un pesante -7,3%. Il discorso non vale per i modelli ad alte prestazioni M, i quali hanno registrato 39mila vendite con un aumento del 3,1%.
Per Mini e Rolls-Royce, i numeri sono cresciuti rispettivamente del 1,1% e del 17,7%. I modelli elettrici nel primo caso hanno fatto dei passi da gigante, ma per la Rolls Royce non proprio.