È sbarcata da poco sul piccolo schermo una serie britannica che sta stregando praticamente tutto il mondo. Bridgerton è ormai il passato, ora il nuovo trend è Anatomia di uno scandalo. La serie con Siena Miller e Michelle Dockery ha fatto delle visualizzazioni da paura: 75,6 milioni di ore visualizzate solamente in due settimane dal suo rilascio ufficiale su Netflix.
La serie TV è un misto eccezionale tra il legal thriller e il dramma a tinte mélo e racconta di cosa accade nei “dietro le quinte” delle cause legali più importanti della Gran Bretagna. Il ministro inglese James Whitehouse sta per vedere la sua vita perfetta sgretolarsi a causa di accuse di stupro e non solo.
I creatori della serie, David E. Kelley e Melissa James Gibson, hanno fatto un lavoro eccellente, affrontando temi che mai sono stati affrontati in maniera così veritiera e cruda. I fatti si rifanno al caso di Monica Levinsky e al Partyagate di Boris Johnson.
Anatomia di uno scandalo: non è la solita “americanata”
Kate Woodcroft si trova ad affrontare uno dei processi più difficili della storia della Gran Bretagna, accettato rigorosamente per motivi personali. La reputazione di organi importanti come Westminister e il matrimonio dei Whitehouse è a serissimo rischio. Inoltre, nella serie vengono elencati anche fatti antecedenti risalenti a quando i protagonisti studiavano nella prestigiosa Università di Oxford.
Il ruolo più importante è quello di Siena Miller, che con una sua grande interpretazione riesce a convincere tutti. Il suo racconto è molto autobiografico e si riferisce al suo rapporto con Jude Law, il quale aveva chiesto di sposarlo per poi essere tradita con la tata dei suoi figli.
Il vero interesse del pubblico è stato per una differenza sostanziale con gli altri legal drama: non è la solita americanata. Spesso, nelle serie TV americane si vedono avvocati “sbranarsi” tra di loro, cercando di avere la meglio sull’altro. In questa serie è tutto molto diverso, ma non vi anticipiamo più nulla!