Il vapore acqueo e il sale sono i due ingredienti principali e il suo funzionamento entra in atto quando i due componenti cooperano tra di loro, andando a formare dei nuovi cristalli e rilasciando energia termica. Dopo la creazione del calore, acqua e sale vengono divisi rimanendo distanti per immagazzinare l’energia prodotta evitando perdite.
Il prototipo ha una capacità di stoccaggio di energia termica di oltre 200 kWh, un dato molto alto se si considera che è l’ammontare di energia prodotta e immagazzinata di due auto elettriche.
Per ottimizzare la gestione energetica, la batteria ha anche un sistema di misurazione e monitoraggio. Chiaramente, l’installazione prevede anche l’uso di uno spazio ampio. Verranno presi in considerazione, oltre alle scatole “termine”, anche i modelli domestici entro la fine di quest’anno. Di fatto, saranno installate batterie pilota di 70 kWh in Olanda, Polonia e Francia.
Se l’esito dei test sarà positivo, la tecnologia potrà essere presa in considerazione anche per l’accumulo di energia termica negli edifici pubblici, mezzi di trasporto pubblico e quant’altro.
L’innovazione sta portando ad eccellenti risultati in tal senso e l’applicazione di questi strumenti per sostituire il gas in futuro sarà il trampolino di lancio per considerare sempre di più le energie rinnovabili.