Il regime della Corea del Nord, dopo due lunghi anni di pandemia pareva essere stato risparmiato dalla morsa del Covid.
Ufficialmente fino alla parata militare del 25 aprile scorso, non erano mai stati ufficializzati dei casi di contagio.
Sia chiaro che le informazioni che trapelano da Pyongyang sono sempre controllate e la situazione reale potrebbe essere diversa da quella prospettata sinora.
Nella parata hanno preso parte oltre 20 Mila soldati Coreani, dei quali, successivamente, molti risultati positivi al Covid-19.
Un dato allarmante, che potrebbe dare via a un vero e proprio disastro nel regime, complice una campagna vaccinale inesistente che non ha mai avuto inizio.
L’organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme su quello che potrebbe presentarsi nell’immediato come una crisi sanitaria senza precedenti per la Corea del Nord.
La popolazione, senza nessun tipo di protezione vaccinale, potrebbe congestionare in breve tempo il fragile sistema ospedaliero del regime, con la conseguenza di non poter ricevere le cure necessarie.
Anche in Italia abbiamo assistito a livelli allarmanti di ospedalizzazioni nelle fasi più acute, ma la forza del sistema sanitario nazionale grazie all’eroico lavoro di medici, infermieri e assistenti ha saputo assorbire l’impatto, seppur con grande fatica.
Ma in uno stato con una economia debole cosa potrebbe accadere? La popolazione potrebbe accusare ingenti perdite senza contare la possibilità di sviluppare nuove varianti a causa del dilagare incontrollabile di un epidemia altamente trasmissibile.