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Anche Fiorucci ritira i suoi Wurstel per possibile contaminazione

Non c’è solamente Kinder nel mirino del Ministero della Salute. Fiorucci, nota azienda italiana produttrice di salumi, ha ricevuto dei richiami per alcuni prodotti alimentari. A dare la notizia è stato proprio il Ministero della Salute nell’apposita sezione del sito web Avvisi di sicurezza e Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Il prodotto che ha fatto scandalo nelle ultime ore sono i Wurstel con pollo e tacchino venduti a marchio “Pollì”. Il ritiro dai banchi da frigo dei vari negozi alimentari e supermercati di Wurstel con pollo e tacchino riguarda principalmente un lotto intero dei Wurstel Pollì, venduti rispettivamente in confezioni da 3 per 100 grammi.

Come spiegato anche nell’avviso di allerta alimentare del 9 maggio, le confezioni dei “Wurstel Pollì Mpack 3×100 gr” sono stati richiamati dalla società Cesare Fiorucci Spa all’interno del suo stabilimento di Santa Palomba a Pomezia, in provincia di Roma.

 

Fiorucci: ecco cosa è stato trovato all’interno dei Wurstel Pollì

Le confezioni soggette al richiamo sono quelle con il lotto numero 226004800 che scadono il 27 giugno 2022. Il richiamo è dovuto allo stesso problema che ha afflitto Kinder: la salmonella. Chiaramente, parliamo di un richiamo che ha uno scopo puramente precauzionale, ma se qualcuno ha acquistato i Wurstel di questo lotto, è meglio che non li mangi.

Con la salmonella non si scherza. Si tratta dell’agente batterico più comune nei casi di infezioni trasmesse mediante alimenti. Le salmonelle non tifoidee, di fatto, hanno causato oltre il 50% delle infezioni gastrointestinali in tutto il mondo.

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Pubblicato da
Christian Savino