La decisione del ramo Google, operante in Russia, arrivata a seguito di numerose sanzioni economiche da parte del Cremlino.
Google Russia: Situazione insostenibile, costretti a dichiarare fallimento
Le strade della guerra si intrisicano non solo sul campo di battigia, ma hanno sfumature che vedono scontri diplomatici velati, aziende tirate in ballo e punite perché estere come nel caso della divisione Google Russia.
Big G ha fatto sapere che intende dichiarare fallimento per il ramo aziendale operante in Russia.
La decisione è arrivata al termine di una situazione definita insostenibile. La causa è da ricercare in tutte le sanzioni ricevute, negli ultimi tempi, da parte del governo Russo.
Gia nel dicembre 2021 il governo Russo multo l’azienda per 7,2 miliardi di rubli, circa 98 milioni di dollari, ovvero l’8% del fatturato annuo di Google in Russia. La motivazione ufficiale fu la mancata rimozione da YouTube di contenuti ritenuti illegali.
Nel mese di aprile 2022 arriva una nuova stangata, con un pignoramento di 15 milioni di dollari dal conto di Google dopo il rifiuto di ripristinare l’accesso al canale YouTube Tsargrad TV.
In ultima battuta è arrivata la clamorosa decisione di sequestrare tutto il conto bancario. Si pensa che la causa, di una così dastrica decisione, riguardi le violazioni sulla mancata rimozione di video sulla guerra in Ucraina.
Google Russia attualmente fattura 134 miliardi di Rubli, circa 2 miliardi all’anno di dollari americani.
La situazione pare dunque molto complessa, dichiarare il fallimento significherebbe lasciare senza lavoro oltre 100 persone che lavorano per la divisione Russa.
Google da parte sua ha affermato che venendo meno il possesso dei fondi non potrà fare fronte a obblighi finanziari di nessun genere come tasse o pagamento del personale. Ha tuttavia assicurato che i servizi principali come Gmail, Maps, YouTube ed altri saranno comunque garantiti.