Tutto ebbe inizio nel mese di Aprile, quando l’azienda stessa decise di sospendere preventivamente la vendita di alcuni suoi prodotti Kinder. “Ferrero sospende temporaneamente le attività del suo stabilimento di Arlon, in Belgio”, annunciava in un comunicato inviato alla stampa. Ad oggi la storia non è cambiata, anzi, sono spuntati ulteriori prodotti contaminati dalla salmonella.
Qualche mese fa si leggeva su un report dell’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa): “Il focolaio è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini di età inferiore ai 10 anni ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati individuati quale probabile via di infezione alcuni prodotti a base di cioccolato. I casi sono stati individuati mediante tecniche avanzate di tipizzazione molecolare. Poiché questa metodica di test non viene eseguita di routine in tutti i Paesi, è possibile che alcuni episodi non siano stati individuati”.
Le autorità sanitarie belghe hanno così dichiarato « Dopo gli accertamenti dell’Afsca e in seguito alla constatazione delle ultime ore che le informazioni fornite da Ferrero sono incomplete, l’Agenzia revoca oggi l’autorizzazione
allo stabilimento produttivo Ferrero d’Arlon ». In attesa delle conclusioni dell’indagine, ripercorriamo i prodotti Kinder ritirati a causa della salmonella.