Addio incentivi auto 2022: se il veicolo non viene immatricolato entro 180 giorni dalla sottoscrizione del contratto in concessionaria, decade il bonus assegnato. Problema non da poco per chi intende acquistare un veicolo nuovo usufruendo degli incentivi statali.
Infatti, nel provvedimento del Governo, con i contributi c’è l’obbligo di consegnare l’auto acquistata entro e non oltre sei mesi: in caso contrario si ha il decadimento del beneficio. La crisi delle consegne che sta colpendo il mercato automobilistico italiano rischia di vanificare gli sforzi fino ad oggi compiuti per rilanciare il settore e ammodernare il parco auto: a tal proposito il Governo è pronto a scendere in campo.
In tempi normali, 180 giorni di tempo sarebbero più che sufficienti per ricevere un’auto nuova: peccato che il delicato momento storico abbia avuto un impatto negativo sull’intero mercato globale, colpendo profondamente il settore automobilistico in Italia, Europa e altri continenti .
La pandemia di Covid-19, la crisi dei microchip e il conflitto tra Russia e Ucraina hanno provocato seri problemi alla filiera, allungando i tempi di consegna delle auto. Non a caso, molte case automobilistiche hanno spostato il termine di consegna delle auto nuove oltre i sei mesi: per alcuni i tempi di attesa raggiungono i dodici mesi, mentre per altri arriva addirittura a un anno e mezzo. Una situazione davvero complicata che potrebbe impedire a molti utenti di beneficiare dei bonus statali.
Un problema da non sottovalutare
Nel decreto viene richiamato il termine di 180 giorni per usufruire degli incentivi auto, perché si utilizzano le stesse procedure del precedente, del 30 marzo 2019: il testo fissava i tempi a 180 giorni.
Il problema relativo alle possibili consegne di auto nuove oltre il tempo massimo di 180 giorni previsto dagli incentivi statali è stato sollevato durante il dibattito di apertura della ventesima edizione dell’Automotive Dealer Day.
In quell’occasione il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, il vicepresidente dell’Anfia Marco Stella e il vicepresidente della Federauto, Plinio Vannini, hanno chiesto indicazioni al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Al riguardo, come riporta Repubblica, il presidente di Federa Adolfo De Stefani Cosentino ha affermato che “non è possibile rispettare i 180 giorni previsti dagli incentivi”, chiedendo la modifica del termine.
Il ministro Giorgetti, dal canto suo, ha già fatto sapere che “è possibile fare proroghe e superare il problema“, annunciando anche l’arrivo di un nuovo decreto “Arriverà a breve” ha dichiarato il ministro dopo un confronto con il settore arrivare a misure flessibili.