Uno dei corpi celesti più affascinanti all’interno del nostro universo sono senza alcun dubbio i buchi neri, i famosi corpi dalla massa a dir poco mostruosa sono infatti i punti in cui le leggi della fisica in un certo senso prendono vita e si mostrano nella loro massima espressione, la gravità infatti deforma lo spazio tempo fino a generare il famoso orizzonte degli eventi, limite oltre il quale nulla fa più ritorno.
Ebbene negli ultimi anni siamo riusciti a osservare il calco di questi mostri neri grazie appunto ai gas presenti proprio poco al di sopra di questo orizzonte, i quali rilasciano una radiazione visibile dall’Event Horizon Telescope che così riesce a produrre una foto calco del buco nero.
E se vi dicessimo che oltre a vedere i buchi neri è anche possibile ascoltare il suono che emettono ? Ebbene è la verità, il merito va nuovamente alle nubi di gas che si trovano intorno ai buchi neri, normalmente infatti le onde sonore a differenza della luce (radiazione elettromagnetica) hanno bisogno di un mezzo in cui propagarsi che di norma nello spazio non c’è, ecco dunque che intervengono i gas intorno ai buchi neri, questi ultimi consentono alle onde di pressione che costituiscono le onde sonore di diffondersi e dunque di essere registrate dalla NASA.
Il suono che potete udire è proprio la firma uditiva del buco nero, la quale inizialmente è stata registrata in una frequenza non udibile all’uomo, nel dettaglio parliamo di 57 ottave sotto il Do medio, dunque la NASA ha provveduto alla sonificazione delle onde sonore per renderle udibili all’uomo, quello che sentite è il risultato.