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WhatsApp introduce nuovi servizi di cloud hosting

Meta vuole guadagnare di più dagli utenti aziendali di WhatsApp. Il colosso tecnologico ha lanciato WhatsApp Cloud API, un nuovo servizio di cloud hosting per le aziende che operano sull’infrastruttura di Meta. Poiché l’API è gratuita, le aziende e gli sviluppatori possono utilizzare i servizi di hosting cloud sicuro di Meta per aumentare la propria presenza su WhatsApp senza spendere un centesimo. Secondo Meta, i clienti possono essere operativi in ​​pochi minuti anziché in giorni o settimane.

“Ogni settimana, più di 1 miliardo di utenti si collegano con un account aziendale attraverso i nostri servizi di messaggistica”, ha affermato Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta. “Stanno cercando assistenza per individuare prodotti e servizi, oltre ad acquistare qualsiasi cosa, dagli articoli costosi alle necessità quotidiane”.

WhatsApp introdurrà presto i nuovi servizi gratuiti

Secondo Zuckerberg, l’API sarà disponibile in tutto il mondo sia per le grandi che per le piccole imprese. È la versione basata su cloud di WhatsApp Business Platform, che ha debuttato nel 2018. Le organizzazioni più grandi, come banche e compagnie aeree, utilizzano quella piattaforma per sviluppare soluzioni personalizzate e fornire un servizio clienti personalizzato.

Le aziende, invece, devono archiviare i propri messaggi utilizzando una soluzione on-premise o avvalendosi dell’assistenza di terze parti. In ogni caso, i costi del server sono proibitivi.

Nel frattempo, il nuovo servizio di cloud hosting, oltre ad essere gratuito, offre ai clienti l’accesso immediato alle nuove funzionalità di WhatsApp. Inoltre, gli utenti di WhatsApp potranno selezionare quali aziende possono contattarli tramite l’app. 

Le aziende avranno anche alcune opzioni per personalizzare le esperienze degli utenti e rispondere ai messaggi più rapidamente utilizzando una delle migliori app di messaggistica. Meta intende raggiungere questo obiettivo aggiungendo due nuove funzionalità a pagamento all’app WhatsApp Business.

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Pubblicato da
Michele Ragone