In Italia il mese di maggio è stato il mese in cui è stato eliminato in via definitiva il Green Pass. I cittadini per partecipare alle diverse attività di tempo libero o anche per partecipare alle attività lavorative non dovranno più munirsi della certificazione verde contro il Covid.
Il Governo ha stilato una timeline, secondo cui il Green Pass non è più operativo a partire dallo scorso 1 maggio. La certificazione è stata accantonata per gli ingressi nei luoghi di svago come bar e ristoranti, ma anche punti vendita, palestre e stadi. L’unico obbligo ancora previsto per il Green Pass è quello relativo ai viaggi.
La certificazione resta necessaria per tutti coloro che desiderano spostarsi all’interno dell’Unione Europea così come per i cittadini che intendono viaggiare in nazioni che prevedono ancora restrizioni ai confini per il Covid.
Altro fronte è poi quello quell’obbligo vaccinale. Per gli over 50 non è più in vigore la norma del Green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro. L’unico obbligo previsto per la certificazione contro il Covid è quella relative alle categorie lavorative protette, tra cui gli operatori del servizio sanitario, il corpo docente delle istituzioni scolastiche e tutte le forze dell’ordine impegnate sul territorio.
Se la certificazione è stata archiviata, continuano però le operazioni per la vaccinazione, a partire dalla quarta dose. La nuova immunizzazione, anche in base alla tutt’ora favorevole evoluzione clinica della pandemia, è però vincolata ai soli fragili ed ai cittadini anziani.