Non si tratta di un colpo di scena degno dei migliori titoli di Netflix. Dopo una vicenda durata diversi mesi, l’azienda ha ricevuto una stangata incredibile da parte dell’Agenzia delle Entrate. Netflix ha infatti patteggiato per chiudere il contenzioso con il Fisco italiano riguardante il mancato versamento delle tasse dal periodo che va da ottobre 2015 al 2019.
Il colosso americano ha dovuto versare 56 milioni di euro al Fisco “a titolo di imposte, sanzioni e interessi per definire ogni pendenza con il fisco italiano“, come si legge nella nota firmata dal procuratore di Milano Marcello Viola.
Non finisce qui: le multinazionali che tentano di evadere il Fisco sono diverse e spuntano ogni giorno. Tuttavia, Netflix l’ha fatto in una maniera mai vista prima
. Secondo la descrizione del resoconto della Procura di Milano, questo è stato l’accaduto:“primo caso, in ambito mondiale, in cui viene ipotizzata l’esistenza di una stabile organizzazione occulta di una società estera operante nella Digital Economy, completamente priva di personale e caratterizzata esclusivamente da una struttura tecnologica avanzata“.
Netflix era presente in Italia, fino a poco tempo fa, con una struttura che “sarebbe stata asservita in via esclusiva allo svolgimento di funzioni aziendali chiave per la conduzione del proprio business sul territorio dello Stato“. S’intende che c’erano centinaia di server sparsi lungo tutto il territorio nazionale, ma per l’Agenzia delle Entrate erano invisibili. All’inizio dell’inchiesta, nel 2019, gli abbonamenti in Italia erano arrivati a 1 milione e mezzo, oggi sono oltre 5 milioni.