Dopo quasi tre anni dall’inizio della pandemia di Covid, che ha scosso e segnato il nostro pianeta in era moderna, ecco presentarsi un nuovo potenziale pericolo: Il Vaiolo delle scimmie.
Questo raro virus è meno patogeno rispetto al classico Vaiolo umano e dunque desta meno preoccupazione, ma non per questo meno attenzione dalla comunità scientifica.
In passato i casi erano per lo più circoscritti nel continente africano. Le persone venivano generalmente contagiate quando entravano in contatto con esemplari infetti, carcasse o escrementi animali.
La mortalità del virus in quei casi si aggirava intorno al 10%.
Attualmente sembrerebbe che il Vaiolo delle scimmie abbia acquisito la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. La variante attuale è meno patogena con una mortalità simile a quella del Covid, attestata intorno al 2% nelle prime forme sequenziale.
La modalità di trasmissione è tuttavia più complessa e predilege maggiormentela popolazione maschile. Per essere infettati occorre entrare in contatto con grosse particelle salivari, magari dopo una lunga chiacchierata viso a viso o tramite fluidi corporei quindi attraverso rapporti non protetti o tramite contatto con le lesioni cutanee che il Vaiolo provoca sulla pelle.
Gli scienziati hanno lanciato un monito ai governi, chiedendo che vengano prese delle misure per i contagiati simili a quelle del Covid come la quarantena