Il loro concepimento risale a centinaia di anni fa nel Medioevo, precisamente in Cina, per poi diffondersi a macchia d’olio in tutto il territorio europeo più tardi, soprattutto grazie ai sistemi bancari.
Il collezionismo è sempre attento a oggetti del genere che possono risultare interessanti o addirittura fonte di una possibile ricchezza futura. Le banconote rare, rispetto alle monete, sono molto più difficili da trovare per due motivi: il primo è che sono più recenti e il secondo è che spesso, dopo svariati anni, si presentano in pessimo stato.
A partire dal 1° gennaio 2002, sappiamo tutti che è entrato in vigore l’euro. Con l’arrivo di una valuta comunitaria la diversità con le altre valute europee è andata via via scomparendo.
La prima serie di banconote è composta da otto tagli diversi fra loro per dimensioni, raffigurazioni e colorazioni. Invece, la seconda è quella più diffusa in tutto il territorio europeo ed è composta da sette tagli (assente la banconota da 500 euro ma valida comunque).
I collezionisti sono molto interessati dai prezzi a cui possono arrivare potenzialmente le banconote rare. Ce ne sono alcune, infatti, che vanno sicuramente tenute d’occhio, poiché fanno parte di una serie di banconote molto limitata chiamata Specimen. Questi pezzi fanno parte di una serie di banconote campione che hanno questa dicitura in diagonale. Ecco il valore su cui si aggirano: