L’inizio di questo 2022 è stato da incubo in casa Netflix. I clienti della tv streaming per la prima volta da dieci anni sono diminuiti su scala globale. In base ai risultati emersi le scorse settimane, nelle sole prime settimane del nuovo anno Netflix conta ben 200mila iscritti in meno rispetto al 2021.
Su questo scenario incide certamente l’addio della piattaforma streaming alla Russia. Come altri multinazionali occidentali, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, Netflix ha abbandonato Mosca. Tuttavia, al netto del calo in Russia, Netflix ha subito anche un calo degli utenti in occidente.
A causare l’addio degli abbonati in occidente vi è il nuovo aumento dei prezzi. Per mantenere alta la competitività rispetto ad altre piattaforme streming, Netflix ha deciso di aumentare del 5% i costi medi dei suoi abbonati.
Scartata l’ipotesi di un ritorno ai vecchi listini, la risposta di Netflix contro il calo degli abbonati si materializza attraverso una novità che potrebbe non piacere al pubblico: l’introduzione delle pubblicità sulla piattaforma. Tale disegno sarebbe a dir poco rivoluzionario per una tv che si basa sui contenuti in streaming: nessun diretto rivale nel campo streaming, infatti, sino ad oggi ospita le pubblicità.
L’introduzione delle pubblicità avrebbe anche risvolti positivi per i clienti. Con le inserzioni, infatti, la piattaforma potrebbe proporre agli abbonati ticket più economici con gli annunci commerciali utili a bilanciare le minori entrate da abbonamento. Questa via sarà valutata con attenzione già entro l’estate, anche in base alle prossime rilevazioni sul numero degli abbonati.