A differenza di molte infrastrutture all’aperto, le strade non sono progettate con alcuna protezione solare, il che le rende soggette a crepe e potenzialmente pericolose per la guida.
Gli ingegneri della RMIT University hanno collaborato con Tyre Stewardship Australia (TSA) per scoprire la miscela perfetta che possa resistere ai raggi UV e ai carichi del traffico, con il potenziale di far risparmiare milioni ai governi sulla manutenzione stradale ogni anno.
La loro nuova ricerca ha scoperto che la gomma sbriciolata, che viene riciclata da pneumatici di scarto, agisce come una crema solare per le strade e dimezza il tasso di danni del sole se mescolata con il bitume.
La gomma crumb ha già mostrato risultati promettenti nel rendere il calcestruzzo più forte e più resistente al calore. Il nuovo studio ha scoperto che il materiale agisce in modo così efficace come protezione solare per le strade da far durare in realtà la superficie il doppio del normale bitume.
Ottimo soprattutto per la manutenzione ordinaria
Per testare la loro idea, i ricercatori hanno aggiunto allo strato superiore di asfalto della gomma sbriciolata con diverse concentrazioni: da una bassa concentrazione del 7,5% a una media del 15% e una massima del 22,5%. Il team ha utilizzato una macchina UV per simulare l’effetto a lungo termine della degradazione solare in laboratorio sul bitume. La macchina li ha esposti a livelli elevati di luce UV per un mese e mezzo, l’equivalente a circa un anno di radiazioni UV e ha misurato i cambiamenti nelle proprietà chimiche e meccaniche del bitume.
Il team ha scoperto che il bitume mescolato con l’alta concentrazione proveniente da pneumatici riciclati mostrava il 50% in meno di danni da UV rispetto al bitume normale. Sebbene l’utilizzo di più gomma fosse migliore in termini di resistenza ai raggi UV, i ricercatori hanno affermato che era anche importante bilanciare questo con le prestazioni meccaniche.
“Abbiamo scoperto che l’aggiunta tra il 18% e il 22% di gomma genera un equilibrio ideale in termini di miglioramento della resistenza alla carreggiata e alla fatica ai carichi del traffico mentre resiste all’invecchiamento UV“, ha affermato Filippo Giustozzi, professore associato presso l’Università RMIT.