Nel trading, come più in generale nella finanza e sulle criptovalute e difficile fare dei pronostici certi. Se così fosse saremmo tutti belli, ricchi e famosi.
Un fatto assodato è che Bitcoin sta vivendo un periodo di ribasso eccezionale. C’è chi vede in queste situazioni un’occasione da sfruttare e chi per paura vende e scappa via.
Dopo il grande calo di gennaio sui mercati, attentamente monitorati dagli esperti, si è venuta a creare una situazione particolare che ha visto contrapposte due fazione e due modus operandi differenti tra le big e le small whale detentrici di Bitcoin.
Le grandi balene, non tutte, hanno iniziato a vendere, un comportamento che induce a pensare che abbiano perso fiducia nel potere di rialzo o in previsione di un ulteriore ribasso. Si è arrivati a toccare il numero di portafogli più bassi, oltre il milione di euro, da inizio 2020.
Le piccole whale invece hanno fatto l’esatto apposto andando a comprare, sfruttando quella che a loro parere si presentava come un occasione in vista di un impennata del prezzo di mercato.
Peccato però che i più grandi analisti siano quasi tutti concordi che il minimo di questo 2022 non sia ancora arrivato e prevedono un ulteriore ‘all time down’ in riferimento all’anno corrente.
Quale sarà la strategia vincente? Difficile a dirsi ma d’altronde chi è arrivato in alto e possiede tanto capitale è sempre colui che attua la giusta strategia di trading.
Non è dato sapere quanto i pareri dei governi occidentali, che non vedono di buon occhio un mercato non regolamentato, possa influire sulle decisioni di acquisto e vendita, influenzando indirettamente il prezzo. Una cosa è certa negl’ultimi tempi sé n’è tanto parlato nei salotti economici e politici europei e statunitensi.
Secondo le proiezioni degli analisti più ottimisti il prezzo di Bitcoin in futuro potrebbe raggiungere cifre da capogiro, con un ATH (all time hight) fino a un milione di dollari.