In un momento storico in cui aziende e professionisti stanno cercando di riprendersi dalla crisi causata dall’emergenza epidemiologica, continuano gli incentivi da parte del Governo. Si pensi, ad esempio, alle risorse finanziate per incoraggiare e sostenere le imprenditrici. Dal 19 maggio, infatti, arrivano i soldi per le donne che fanno domanda per ottenere incentivi per le loro aziende già costituite o da costituire.
In un’ottica di ripresa sicuramente utili anche gli incentivi in ambito digitale. Prosegue, infatti, l’attuazione di misure per promuovere una connettività più veloce e la digitalizzazione nel mondo del lavoro. Con il comunicato stampa del 23 maggio, il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato i voucher di connettività per i servizi a banda larga.
In particolare, il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2022 ha ampliato l’ambito dei beneficiari del bonus internet. Il beneficio sarà quindi rivolto a favorire la digitalizzazione non solo delle micro, piccole e medie imprese ma anche tra i professionisti. L’incentivo può quindi essere richiesto sia da chi lavora in proprio sia da chi lavora in forma associata.
Il provvedimento prevede l’erogazione di un voucher di connettività per gli abbonamenti internet ultraveloci. È quindi ora rivolto a: micro, piccole e medie imprese; persone fisiche con partita IVA che esercitano una professione intellettuale ai sensi dell’art. 2229 cc o una delle professioni non organizzate di cui alla Legge 4/2013. Sia da solo che in forma associata.
L’incentivo è previsto nella misura minima di 300 euro fino ad un massimo di 2.500 euro per i servizi di connettività a banda ultralarga. Cioè da 30 Mbit / s a oltre 1 Gbit / s.
Il beneficio può essere richiesto direttamente agli operatori di telecomunicazioni accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel Spa. In particolare potranno richiederlo a uno qualsiasi degli operatori accreditati, fino ad esaurimento delle risorse assegnate e comunque entro e non oltre il 15 dicembre 2022. La durata potrà essere prorogata per un ulteriore anno, subordinatamente alla disponibilità di risorse e previa valutazione della Commissione Europea.