In alcune parti del Venezuela, quasi 300 notti all’anno si verificano tempeste di fulmini, che producono cieli così luminosi che i navigatori una volta li usavano come faro. Quindi i fulmini potrebbero essere usati per alimentare il pianeta invece dei combustibili fossili? Karl Kruszelnicki ci spiega se è possibile.
Un fulmine colpisce il nostro pianeta circa 44 volte al secondo. Allora perché non catturiamo questo incredibile potere e lo usiamo per far funzionare le nostre industrie?
Nel lago Maracaibo, i temporali si verificano circa 297 giorni all’anno. Questo fenomeno si presenta più dell’80 per cento delle volte. La gente del posto ha addirttura messo un fulmine sulla bandiera ufficiale dello stato, per adattarsi meglio allo scenario.
Ora il lago Maracaibo non è in realtà un lago, perché è collegato al mare dallo stretto di Tablazo. Questo stretto è largo oltre cinque chilometri dove incontra il Golfo del Venezuela.
Questo cosiddetto “lago” è largo circa 200 chilometri ed è una delle principali rotte di navigazione per il petrolio greggio venezuelano.
I temporali sono così costanti che si sono guadagnati il nome di “Tempesta infinita di Catatumbo“. Il nome deriva dal fiume Catatumbo che sfocia nel lago Maracaibo.
Quanta energia riesce a generare in un anno
L’acqua è calda e l’atmosfera è molto umida, dopotutto è a soli 10 gradi dall’equatore. Ma la foce del fiume è circondata su tre lat da tre catene montuose.
Quando l’aria fredda e secca delle montagne incontra l’aria calda e umida, si presentano le migliori condizioni possibili per l’arrivo di fulmini. Le nuvole temporalesche si accumulano fino a un’altitudine di oltre un chilometro.
Entro un’ora dalla formazione delle nuvole temporalesche, i fulmini iniziano ad arrivare. La frequenza del flash accelera rapidamente fino a 200 flash al secondo.
Supponiamo di poter catturare tutta l’energia dagli 1,4 miliardi di fulmini che cadono ogni anno. In tal caso, avremmo abbastanza energia per riscaldare 100 tazze di tè per ogni essere umano sul pianeta, ogni anno.
Anche se i fulmini sono davvero impressionanti, non possono competere con la società assetata di energia che noi umani abbiamo sviluppato negli ultimi secoli.
Senza alcun problema, possiamo facilmente bruciare più di 38 litri di benzina viaggiando da una capitale australiana all’altra, paragonata alla quantità di energia generata in un solo fulmine.
Quindi sfruttare i fulmini non può competere con i combustibili fossili, ma è comunque abbastanza per una tazza di caffè.