Tantissime persone si stanno chiedendo se questo aumento generale che sta avvenendo negli ultimi tempi possa andare a coinvolgere anche l’acqua. Abbiamo visto come bollette e benzina siano aumentati di prezzo esponenzialmente negli ultimi tempi, e pare che la stessa sorte potrebbe capitare anche all’acqua.
Infatti, i produttori di acqua minerale si erano già parecchio lamentati nei mesi scorsi per via di un aumento dei costi su vari parti del loro lavoro. Ciò ha spinto Mineracqua, l’associazione che li rappresenta, a sollecitare l’aumento di prezzo che andrà a ricadere sui consumatori.
Ecco la dichiarazione che hanno rilasciato a Il Sole 24 Ore: “Rispetto a dicembre 2020, cioè a un anno fa, il costo del Pet per produrre le bottiglie è aumentato dell’84%, da 750 a 1.400 euro alla tonnellata. Quello del Pet riciclato, che stiamo sempre più introducendo, è cresciuto del 66%, da 1.200 a 2mila euro alla tonnellata. Il vetro è aumentato del 15%, l’energia dell’86%, la carta del 40%, i trasporti del 15%, i noli del 500%. Soltanto il gas metano, che quest’anno è aumentato in media del 135%, a dicembre lo abbiamo pagato addirittura il 420% in più”.
Caro acqua, la decisione di aumentare i costi è vicina?
In base ad un report sull’acqua confezionata, che mette insieme i dati economico-finanziari per il triennio 2017-2019, di 82 aziende nazionali con fatturato al 2019 superiore a 1 milione di euro, con ben 13,5 miliardi di litri, l’Italia si fissa al nono posto del mercato mondiale, davanti al Messico.
Di fatto, solo nel 2019 sono stati 222 i litri consumati pro capite nel nostro Paese (+1,5% dai 167 litri del 2000), contro i 269,4 litri del Messico (+4,6% medio annuo dai 115,7 litri del 2000). Tra i maggiori mercati seguono: la Tailandia (213,1 litri), la Spagna (174,9), la Germania (167,7), gli Stati Uniti (152,4) e la Francia a 132,8.
Nel nostro Paese l’acqua minerale viene consumata dal 76,2% della popolazione nel settore delle bevande analcoliche. Commercialmente, l’Italia è il terzo esportatore globale con 605 milioni di euro dietro a Francia e Cina. Tuttavia, in Europa è il primo esportatore di acqua gassata, con ben 440 milioni di euro, la metà di tutta l’Unione Europea.
In più, il prezzo medio al litro è tra i più bassi in Europa: 20 centesimi rispetto ai 30 centesimi della media europea e 40 centesimi di quella mondiale.