Stellantis ha finalmente raggiunto un accordo che risolve definitivamente un’indagine a suo carico negli Stati Uniti relativa alle emissioni inquinanti delle sue auto e diesel. Come detto anche in altre occasioni, l’EPA aveva accusato Stellantis (che all’epoca si chiamava FCA) di aver installato dei dispositivi per modificare le emissioni su più di 100.000 modelli Jeep e Ram che avevano in dotazione il propulsore Ecodiesel V6 3.0 di seconda generazione e che erano stati costruiti tra il 2014 e il 2016.
La causa legale per Stellantis si è definitivamente chiusa con questo accordo. Inoltre, l’azienda ha anche condiviso sul suo sito i dettagli più salienti della vicenda. Il Gruppo automobilistico ha quindi deciso di dichiararsi colpevole e di pagare una multa di ben 96,1 milioni di dollari più un’ammenda di 203,6 milioni di dollari
che derivano sui guadagni dalla condotta. Ecco la nota che ha condiviso Stellantis:“I reclami dei consumatori relativi ai veicoli in questione sono già stati risolti e non sono necessarie ulteriori campagne di richiamo. Come descritto nelle informative finanziarie del 2021 di Stellantis, circa 266 milioni di euro (301 milioni di dollari) erano stati precedentemente accantonati in relazione a questa materia, sufficienti a coprire l’ammenda e la sanzione inflitte dall’accordo raggiunto”.
La cifra complessiva che ha dovuto investire Stellantis per chiudere definitivamente questa vicenda sulle emissioni è stata di 1 miliardo di dollari. Ha dichiarato inoltre FCA che l’accordo è stato soggetto all’approvazione del Tribunale federale degli Stati Uniti. Di conseguenza, la vicenda dovrebbe essersi chiusa per sempre.