Il gruppo automobilistico RAC ha affermato che il costo medio per il pieno di auto familiare a benzina è salito a circa 110 euro e potrebbe aumentare ancora.
L’impennata dei prezzi del carburante è stata determinata dalla guerra in Ucraina e dalle iniziative volte a ridurre la dipendenza dell’Europa dal petrolio russo.
Con l’aumento delle bollette alimentari ed energetiche, molte famiglie sono sotto pressione.
Nel frattempo, anche il prezzo medio del diesel è aumentato di conseguenza, raggiungendo i 2 euro nelle pompe di benzina.
Anche i gruppi automobilistici hanno sollevato preoccupazioni che i rivenditori non trasmettano il taglio ai clienti.
L’Autorità per la concorrenza e i mercati (CMA) ha affermato che se avesse trovato prove sufficienti che la riduzione dell’imposta sul carburante di 5 centesimi non fosse stata approvata, avrebbe avviato un’indagine che avrebbe portato a multe salate per i rivenditori.
Il portavoce del carburante RAC Simon Williams ha affermato che l’accelerazione dei costi del carburante è un qualcosa “senza precedenti”, aggiungendo che sembrava che i prezzi fossero “ancora lontani dal picco”.
Ha detto anche che il prezzo medio del diesel si sta dirigendo oltre i 2 euro al litro, mentre il costo della benzina sembra essere inaspettatamente sceso, il che, se sostenuto, potrebbe arginare il flusso di “prezzi record giornalieri della benzina“.
I rivenditori basano i loro prezzi sul costo all’ingrosso di benzina e diesel, ma in genere c’è un ritardo di due settimane per riflettere eventuali variazioni dei prezzi all’ingrosso a causa del tempo impiegato dal carburante per raggiungere i piazzali.
Il signor Williams ha affermato che i dati di monitoraggio del carburante hanno mostrato che Asda ha aumentato il prezzo medio della benzina in un solo giorno, cosa che secondo lui era “inaudito”.