Nemmeno il tempo di rendere effettivi i cambiamenti annunciati da DAZN che il Codacons ha deciso immediatamente di dire la sua e di vederci chiaro rendendo la vita difficile all’emittente webvisiva, l’ente regolatore ha infatti esposto un emanato appunto per saperne di più sulle nuove tariffe che, secondo l’associazione, sarebbero dovute diminuire visti i disservizi.
Come se non bastasse l’esposto sarà presentato anche all’Antitrust e ad AGCOM in modo da capire se questi aumenti annunciati siano legittimi o meno, una presa di posizione netta arrivata tra l’altro immediatamente dopo l’annuncio di DAZN, pochi minuti dopo infatti la dichiarazione dell’emittente l’ente per la tutela dei consumatori ha attestato: “Considerati tutti i disservizi registrati sulla piattaforma Dazn e le tante proteste dei tifosi, le tariffe sarebbero dovute diminuire – afferma il presidente Carlo Rienzi – Vogliamo capire se i rincari siano giustificati e legittimi, se gli abbonati abbiano ricevuto le corrette informazioni circa il diritto di recesso e vi siano state violazioni dei diritti dei consumatori sanzionabili dall’autorità”.
Gli aumenti e le tesi del Codacons
Secondo l’esposto del Codacons i rincari portati avanti da DAZN che detiene interamente i diritti della Serie A 2022/23 sarebbero abnormi e andrebbero a danneggiare i tifosi ed il calcio dal momento che graverebbero come macigni sulle finanze delle famiglie che non avrebbero altra scelta per vedere le proprie squadre del cuore.
Per chi non lo sapesse i nuovi abbonamenti DAZN consistono in due pacchetti:
- DAZN Standard: 29,99 euro al mese con due dispositivi in contemporanea però connessi sulla medesima rete.
- DAZN Plus: 39,99 euro al mese con due dispositivi indipendenti abilitati però appartenenti a utenti facenti parte della stessa famiglia.