Oggi, la NASA ha annunciato che quest’autunno metterà insieme un team indipendente di ricercatori per studiare gli avvistamenti di fenomeni aerei non identificati, o UAP, il termine aggiornato ora usato per riferirsi agli UFO.
L’agenzia spaziale afferma che intende studiare questi avvistamenti da una prospettiva scientifica, ma ha anche sottolineato che “non ci sono prove che gli UAP siano di origine extraterrestre“.
Il team di studio, guidato dall’astrofisico David Spergel sotto la direzione della missione scientifica della NASA, tenterà di identificare quali dati sono disponibili sugli UAP e capire come acquisirli al meglio in futuro. La NASA ha notato che i limiti negli avvistamenti rendono difficile giungere a conclusioni logiche sulla provenienza degli UAP.
I ricercatori cercheranno anche di identificare come “la NASA può utilizzare quei dati per far avanzare la comprensione scientifica“, secondo un post sul blog della NASA. Lo studio sarà aperto e non classificato, secondo Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza alla NASA.
La NASA afferma che lo studio degli avvistamenti è in linea con gli interessi dell’agenzia spaziale, anche se è improbabile che gli alieni siano la fonte di questi avvenimenti. Il discernimento tra gli UAP causati da fenomeni naturali o forse da qualche tipo di tecnologia è fondamentale per uno degli obiettivi meno noti della NASA: proteggere la sicurezza aerea.
La notizia di questo studio arriva dopo anni di clamore e copertura degli avvistamenti UAP nei media. Nel 2017, un rapporto del New York Times ha rivelato che il Pentagono aveva un programma classificato chiamato Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP), che indagava sugli avvistamenti spesso effettuati da piloti militari.
È seguito un vortice di interesse da parte dei legislatori e dei media e nel 2020 il Dipartimento della Difesa ha creato la Unidentified Aerial Phenomena Task Force, o UAPTF, all’interno della Marina per comprendere meglio le origini degli UAP.
L’amministratore della NASA Bill Nelson ha fatto numerosi commenti su questi avvistamenti, suggerendo anche che potrebbe esserci qualche spiegazione ultraterrena per ciò che viene visto. “Ho parlato con quei piloti e loro sanno di aver visto qualcosa e i loro radar si sono agganciati ad esso“, ha detto Nelson durante una chat in live streaming ospitata dall’Università della Virginia. “Non sappiamo cosa sia. Speriamo che non sia un avversario qui sulla Terra che ha quel tipo di tecnologia. Ma esiste.”
L’anno scorso, durante una conferenza stampa, Nelson ha detto di aver parlato con Zurbuchen della possibilità che la NASA esamini questi fenomeni da una prospettiva scientifica. La NASA stima che il budget per lo studio sarebbe compreso tra poche decine di migliaia di dollari e 100.000.