Se l’umanità dovesse percepire la Terra come pianeta non più ospitale, dove andrebbe a vivere? Probabilmente, per raggiungere Alpha Centauri ci vorrebbero più di quattro anni viaggiando alla velocità della luce, per poi trovare un pianeta e capire se è davvero abitabile per noi.
Infatti, i viaggi interstellari potrebbero durare centinaia se non migliaia di anni. Con delle astronavi di generazione, ossia navicelle spaziali dove gli umani possono vivere per anni, questo potrebbe accadere ma il viaggio richiederebbe comunque molto tempo. Per questo, un nuovo studio dichiara come sarebbe possibile viaggiare da un pianeta all’altro senza aspettare migliaia di anni.
Viaggi interstellari: uno studio rivela come possono essere attuati
Secondo un nuovo studio, “fuggire” dalla Terra è possibile. Infatti, la ricerca afferma che non sarà necessario utilizzare astronavi per i viaggi interstellari, bensì servirci di pianeti fluttuanti, anche detti “canaglia”.
Irina Romanovskaya, professoressa di fisica e astronomia allo Houston Community College e autrice dello studio, afferma che nonostante i pianeti fluttuanti possano essere freddi e inospitali, offrono diversi vantaggi: “possono fornire una gravità superficiale costante, grandi quantità di spazio e risorse. I pianeti fluttuanti con oceani superficiali e sotterranei possono fornire acqua come risorsa di consumo e per la protezione dalle radiazioni spaziali
Possiamo davvero usare i pianeti fluttanti per “un passaggio”?
La frequenza con cui si potrebbero effettuare i viaggi interstellari è legata al numero di pianeti fluttuanti esistenti. In questo momento, una ricerca del 2021 afferma che sono un numero compreso tra 70 e 170. Uno studio del 2020, invece, afferma che potrebbero essercene fino a 50 miliardi nella nostra galassia.
Alcuni pianeti fluttuanti sono stati espulsi dai loro sistemi solari per via di eventi gravitazionali. Altri, invece, provengono dalla nube di Oort del nostro sistema solare. Quindi, è davvero possibile effettuare viaggi tra pianeti tramite un pianeta canaglia?
Uno studio del 2015 risponde alla domanda, dimostrando che la stella binaria W0720 (stella di Scholz) è passata attraverso la Nube di Oort circa 70.000 anni fa. Anche se non si trattava di un pianeta, mostra che gli oggetti passavano già molto vicini. Altro scenario, sarebbe sfruttare la tecnologia per spingere uno di questi pianeti più vicino a noi.
Tuttavia, un pianeta fluttuante non sarebbe una casa per sempre ma solamente un posto di passaggio. Questo perché sono isolati e hanno meno risorse rispetto ai pianeti in un sistema solare. Sono assenti asteroidi da estrarre ed energia solare gratuita; non esistono stagioni, notte e giorno e neanche piante, animali o batteri.
“Pertanto, invece di fare dei pianeti fluttuanti le loro dimore permanenti, le civiltà extraterrestri userebbero i pianeti fluttuanti come sistema di viaggio interstellare per raggiungere e colonizzare altri sistemi planetari”, come ha spiegato Romanovskaya.
Gli extraterrestri già compiono i viaggi interstellari?
Usare questo modo di viaggiare potrebbe essere un’ottima idea sia per sfuggire da una stella in fin di vita ma anche per far sì che una nuova galassia si possa diffondere e, successivamente, colonizzarla.
Questo è quindi una tipologia di trasporto che potrebbe essere già utilizzata da altre civiltà extraterrestri. Infatti, compiere questi viaggi potrebbe consentirci anche di individuare città aliene sviluppate, come afferma Romanovskaya.