Il mese di giugno in Italia è il mese del definitivo addio al Green Pass. Nonostante l’Unione Europea, anche in prospettiva per il prossimo autunno, abbia confermato la validità del certificato anti Covid per un anno, gli usi della certificazione oggi sono ridotti quasi a zero.
Green pass, la roadmap per il definitivo addio della certificazione
La timeline relativa all’addio al Green pass è entrata in vigore in Italia lo scorso mese di maggio. A partire dal 1 maggio, infatti questo documento, non è più necessario per accedere ai luoghi al chiuso, tra cui anche bar, ristoranti e altre attività commerciali. Al tempo stesso, il Green pass non è più richiesto per tutte le attività lavorative che non siano parte delle professioni sanitarie. viaggi.
Per quanto concerne le attività all’aperto, invece, la certificazione anti Covid era già stata eliminata definitivamente in Italia lo scorso mese di aprile. L’ingresso in bar, ristoranti e altre attività commerciali è quindi previsto da due mesi senza alcuna restrizione per i cittadini.
Nel mese di giugno è invece caduto anche l’ultimo baluardo del Green pass: quello relativo alla mobilità. I cittadini italiani ed europei avranno la facoltà di muoversi entro i confini dell’area Schengen senza dover mostrare la certificazione Covid. Il documento è necessario solo per viaggi in quelle nazioni non comunitarie che ancora prevedono restrizioni ai confini.
Se la certificazione è stata archiviata, continuano però le operazioni per la vaccinazione, a partire dalla quarta dose. La nuova immunizzazione, anche in base alla tutt’ora favorevole evoluzione clinica della pandemia, è però vincolata ai soli fragili ed ai cittadini anziani.