Può succedere che, mentre stiamo cercando qualcosa che non troviamo in casa, ci imbattiamo in qualche oggetto di cui ignoravamo l’esistenza. Tra questi potrebbero esserci anche delle monete o delle banconote rare che spesso sono in lire.
Generalmente, in questi casi la prima azione da compiere è quella di accertarsi se hanno o meno un valore di mercato. A volte ci troviamo davanti a pezzi di vecchia data che non valgono nulla, ma altre volte possiamo avere tra le mani un esemplare di una certa rarità.
Infatti, sono pochi gli esemplari di banconote rare conservate in perfette condizioni. Rispetto alle monete, fatte in acciaio, si deteriorano più facilmente. Non è sempre così però, infatti, nel caso delle AM-lire, una serie di banconote circolate durante la Seconda Guerra Mondiale, possono valere una fortuna anche se non sono in perfette condizioni.
Delle 1.000 lire, ai tempi, ne vennero stampati circa 103 milioni di pezzi. Rispetto alle banconote di taglio più piccolo, vengono considerate più difficili da trovare.
Sulle banconote AM-lire troviamo al centro il valore nominale in cifre “1.000 lire” ed in lettere scritto al centro, in italiano e in inglese. In basso, c’è la scritta “Allied Military Currency”, mentre sui lati troviamo la scritta “Issued in Italy”, che vuol dire “rilasciata in Italia”.
Ai 4 angoli delle banconote c’è nuovamente il valore nominale “1.000” e sul verso ricompare la scritta “Allied Military Currency” ma riportata al centro, con a fianco le 4 liberta costituzionali degli Stati Uniti:
Chi trova queste banconote rare da 1.000 lire potrebbe seriamente avere un tesoretto facile da riscuotere. Se mantenuta in condizioni discrete, con poche imperfezioni, l’esemplare arriva a valere oltre i 500 euro. Se la banconota è deteriorata, il valore scende sotto i 100 euro.