Il microreattore di Radiant ha delle caratteristiche uniche: è di piccole dimensioni ed è trasportabile, può sviluppare la potenza di 1 megawatt – capace di alimentare 1.000 case – e funge da refrigerante senza usare l’acqua ma l’elio.
Il progetto è molto solido: l’azienda californiana è esperta in questo campo, essendo che è formata da ex ingegneri di SpaceX che hanno deciso di portare avanti dei progetti che all’inizio erano utili per portare l’uomo su Marte. Quindi, per fare ciò, servivano delle fonti di energia facili da trasportare e soprattutto molto potenti.
I primi finanziamenti sono arrivati e Radiant è riuscita a riscuotere ben 1,2 milioni di dollari dagli investitori. Il progetto che porterà alla costruzione del microreattore è davvero eccellente, tanto che altri investitori stanno pensando di supportarlo.
L’apparecchio potrebbe fornire energia ad una base militare posta in un’area remota della terra per 4-8 anni, azzerando le emissioni che invece producono i generatori diesel tradizionali per trasferire il carburante.
Radiant, inoltre, ha evidenziato che il suo combustibile non si scioglie e resiste a temperature più elevate rispetto ai tradizionali combustibili nucleari. In più, utilizzare l’elio come refrigerante riesce a ridurre notevolmente i rischi di corrosione, ebollizione e contaminazione.