Durante il Capital Markets Day, Ferrari ha presentato agli investitori, ai media e agli analisti finanziari il piano strategico per il periodo 2022-2026. L’occasione è stata sfruttata anche per parlare del futuro del brand considerando l’arco temporale che arriva fino al 2030.
Il Cavallino Rampante si trova a dover percorrere una strada molto particolare e punta a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda di Maranello deve rinnovare la propria gamma di vetture.
Ecco quindi che gran parte delle Ferrari dei prossimi anni saranno spinte da una power unit elettrica. In particolare, l’azienda prevede di suddividere come segue la produzione entro il 2030: il 40% delle vetture saranno totalmente elettriche, un ulteriore 40% saranno ibride e solo il restante 20% sarà caratterizzato da un motore a combustione interna tradizionale.
Ferrari si appresta ad un cambiamento epocale che culminerà nel 2030 con una gamma di veicoli elettrificati e con la carbon neutrality
Grazie a questo piano strategico, Ferrare vuole cogliere le opportunità future senza però tradire i propri valori. I vantaggi competitivi del Cavallino sono da ricercare nell’unicità e nella leadership tecnologica che saranno il centro anche di questa grandissima transizione verso l’elettrificazione.
Come affermato dal Presidente John Elkann: “Il nostro marchio alimenta i sogni di milioni di persone. È stato costruito in 75 anni di esperienze emozionanti e memorabili, attraverso i successi in pista e il puro piacere di guida su strada. Ha creato una comunità inclusiva e affiatata che unisce persone, paesi e persino settori diversi. Finché ne preserveremo il retaggio e i valori, getterà solide fondamenta per i nostri piani strategici futuri“.
Il primo grande cambiamento per il Cavallino è atteso a settembre con il debutto di Purosangue, il primo SUV della casa. Inoltre, fino al 2026 possiamo aspettarci il lancio di 15 nuove vetture tra Supercar, Icona e Serie Speciali.