Cointelegraph Markets Pro e TradingView hanno ufficialmente confermato la perdita di Bitcoin dei 20.000 dollari per la prima volta da dicembre 2020, raggiungendo di fatto i minimi storici di 19.066 dollari. La situazione è alquanto tesa, soprattutto dopo i commenti della Federal Reserve degli Stati Uniti sulle future prospettive riguardo l’inflazione.
I mercati delle criptovalute, infatti, hanno subito un duro contraccolpo di un sell-off rimbalzato per via dei dati piuttosto preoccupanti sull’indice dei prezzi di consumo (CPI) della settimana passata. Di conseguenza, andando a perdere quella soglia che prima era fissa dei 20.000 dollari, Bitcoin è sceso al di sotto del minimo storico precedente.
Bitcoin: la grande disfatta della criptovaluta che scende insieme ad Ethereum
La seconda più grande criptovaluta al mondo aveva dribblato questo tipo di andamento, ma anche Ethereum, purtroppo, è in grande difficoltà, essendo che è andato al di sotto della soglia del 1.000 dollari per la prima volta da gennaio 2021.
Gli analisti hanno attribuito questa situazione ai problemi di liquidità del fondo di investimento Three Arrows Capital (noto come 3AC), oltre alle problematiche riguardanti il protocollo FinTech Celsius e al contesto macro-generale.
Zhu Su, il cofondatore di Three Arrows, ha affermato che l’azienda “sta comunicando con le parti interessate ed è pienamente impegnata a risolvere la questione”, senza però confermare problemi specifici a riguardo.
Lo scivolone di Bitcoin sotto i 20.000 dollari è successo durante il fine settimana, dove ci sono state moltissime contrattazioni e quando era noto a tutti che la scarsa liquidità di fondo stava ampiamente amplificando la volatilità della criptovaluta.