Una decisione del governo che stabilisce come l’aggiunta dello iodio nel sale sia necessario per tutta la popolazione italiana.
Sale iodato e sale normale: Le differenze e lo scopo dello iodio
In tanti vi sarete chiesti perché tra gli scaffali del supermercato troviamo sale normale e sale iodato, ma la risposta è tutt’altro che scontata.
Il sale in cucina è un elemento immancabile, per condire la stragrande maggioranza delle pietanze che portiamo sulla nostra tavola.
Proprio per questo motivo, considerato il largo consumo si è deciso di introdurre lo iodio al suo interno.
Il sale naturalmente non ne è particolarmente ricco ma la legge italiana ha stabilito che secondo la dieta e le abitudini alimentari della popolazione potrebbe configurarsi una carenza di questo elemento chimico.
Per ovviare quindi a questo problema viene prodotto il sale iodato, che grazie all’ampio uso culinario ci permette di integrarne la giusta quantità.
Ovviamente rimane sempre la libera scelta di acquistare a meno il prodotto arricchito, tant’è che possiamo facilmente trovare del normale sale nei negozi e decidere di intregrare lo iodio attraverso il consumo di altri cibi. Un esempio pratico può essere il merluzzo dove il consumo di una porzione a settimana è sufficiente ad apportarne la giusta quantità nella nostra dieta.
L’italia non è l’unico paese ad aver sfruttato soluzioni di questo tipo per contribuire al benessere alimentare dei cittadini. In Inghilterra, per citare un esempio, è pratica comune arricchire le farine con minerali e vitamine dei quali si presuppone carenza generale tra la popolazione inglese.
Se questo articolo ti è piaciuto, puoi seguirci su Google News per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo Hi-tech: https://news.google.com/publications/CAAqBwgKMNLDtwEw6IcN?hl=it&gl=IT&ceid=IT:it