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Addio Biliardino: lo storico passatempo scompare da bar e lidi per un motivo assurdo

Abbiamo perso amicizie, creato discussioni futili, consolidato rapporti, ci siamo divertiti e arrabbiati come non mai, abbiamo riso e fatto squadra: e il merito è dei famosi biliardini. Nei pomeriggi d'estate era il nostro miglior passatempo, eppure ogni cosa è destinata a finire. Il motivo? Non ci crederete mai. 

Addio Biliardino: lo storico passatempo scompare da bar e lidi per un motivo assurdo

Abbiamo perso amicizie, creato discussioni futili, consolidato rapporti, ci siamo divertiti e arrabbiati come non mai, abbiamo riso e fatto squadra: e il merito è dei famosi biliardini. Nei pomeriggi d’estate era il nostro miglior passatempo, eppure ogni cosa è destinata a finire. Ora ci troviamo qui a dire “Addio Biliardino“. Il motivo? Non ci crederete mai.

Addio Biliardino: il decreto è “fantasia”

La colpa è tutta di un decreto entrato in vigore a giugno, il quale paragonerebbe il biliardino e il flipper ai videopoker. Tale legge prevede che tutte le apparecchiature debbano essere munite di nulla osta per impedire che facciano scattare vincite in denaro. I gestori che non rispetteranno le regole rischieranno delle pesanti sanzioni.

In una nota dei parlamentari della Lega Daniele Belotti e Simona Pergreffi si legge:

“All’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli serve una cura di buonsenso, perché con i giochi hanno perso la misura della realtà. Dopo lo sconcertante blitz di fine aprile, con sequestri in alcune sale italiane di Esport, ora si passa, addirittura, alla persecuzione dei biliardini e dei tavoli da ping pong.

Senza contare che all’Adm vedono giochi per scommesse ovunque, vorremmo capire come si può pensare che una partita a calcio balilla sia come un videopoker. La Lega ringrazia il sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, che, ieri, ha presentato un emendamento al Pnrr in Senato che, all’art. 110 del Tulps, esclude una serie di giochi dagli obblighi previsti per quelli con vincite di premi. Questo per togliere ogni dubbio da parte di qualche dirigente ‘iperburocrate’.

Come accaduto per le apparecchiature degli Esport, infatti, la direzione dell’Adm si lancia in interpretazioni normative esageratamente rigorose, quasi fantasiose. Si arriva così a paradossi, come il caso in cui si vanno a sanzionare i balneari, che lo Stato dovrebbe sostenere e non bastonare. Ancor più grave, infine, con questa interpretazione su calcio balilla e ping pong, sono a rischio multe anche gli oratori e i circoli ricreativi. Per questo la Lega chiede al ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco, di commissariare l’Adm, in particolare la direzione giochi.

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