Un opera ingegneristica di proporzioni bibliche, forse paragonabile allo sforzo tecnico che compirono gli Egizi nella costruzione della grande piramide.
Con queste parole potrebbe essere definito il progetto che il Regno Unito è intenzionato a realizzare, ovvero la prima centrale a energia solare in orbita nello spazio.
Dal costo di 16 miliardi di dollari, questa imponente centrale dovrebbe avere un diametro di 1,7 chilometri e un peso totale di 2000 tonnellate.
Le centrali Solari sono pensate come il futuro green che il nostro pianeta merita, poiché in grado di produrre energia H24, 365 all’anno e trasferirla poi sulla terra.
Un impianto di questo tipo si compone principalmente di tre elementi. Una imponente navicella con sconfinati pannelli solari cattura i raggi della nostra stella, per poi farli confluire in un’antenna che attraverso le microonde invia l’elettricità a una seconda e immensa antenna al suolo. Questa metodologia di trasporto delle microonde è possibile grazie all’ingegnere Peter Glaser
ed hai relativi studi che svolse nel 1974.Viene da sé che trasportare 2000 tonnellate di materiale dalla terra allo spazio può essere considerata un’impresa epica.
Qui entra in gioco Elon Musk, che in questo caso potrebbe essere considerato a tutti gli effetti l’unica persona in grado di salvare il mondo dal surriscaldamento globale.
Un problema non di poco conto, considerato che il 18 giugno nella Sardegna si è registrata la temperatura al suolo più alta d’Italia con ben 51 gradi!
Attraverso l’azienda Space X, Elon Musk potrebbe garantire il trasporto dei materiali a soli 13 dollari al chilo contro i 10 Mila $ attuali. Con la nuova mastodontica Starship si potranno portare in orbita ben 150 tonnellate per viaggio, riducendo il numero dei voli ad appena 14 per il totale di 2000 tonnellate.
Senza Space X un progetto come la centrale solare spaziale sarebbe rimasto pura fantascienza per tanti anni avvenire.