• Nel 2021, gli atti di pirateria legati agli sport in diretta sono stati 32,5 milioni, in lieve aumento (+5%) rispetto al 2019; il danno stimato in termini di perdita di fatturato si attesta a 267 milioni di euro
• Le IPTV illegali si confermano la principale modalità di pirateria audiovisiva nel panorama italiano, attestandosi al 23%, in crescita del 4% rispetto allo scorso anno; la metà di chi pirata non è cosciente dell’illiceità di tale pratica (48%).
Pirateria e illegalità: ecco cosa è stato scoperto dalla Guardia di Finanza durante le ultime indagini
La grande scoperta sarebbe stata appoggiata dai principali leader nel mondo dello streaming sportivo. 20.000 utenti scoperti all’interno di 40 canali Telegram ora saranno identificati e probabilmente multati dalla Guardia di Finanza, la quale infatti procederà ad identificare i flussi video e a ricondurli ai domicili. Le multe che potranno essere elevate saranno di circa 1000 € per ogni persona abbonata.
Questo è quanto riferito dal CEO di DAZN Italia Stefano Azzi:
“Tutelare il valore dell’industria sportiva italiana sostenendo l’intero sistema impegnato, ogni giorno, a contrastare il fenomeno della pirateria è fondamentale. La rivoluzione in atto nel mondo dello streaming sta facendo emergere la necessità di ripensare le azioni da implementare per arginare il fenomeno e rallentarne lo sviluppo e la diffusione. Solo attraverso uno sforzo congiunto e deciso riusciremo a fornire risposte rapide e concrete.”
“C’è ancora molto da fare per aumentare la consapevolezza dell’illegalità della pirateria soprattutto nelle generazioni più giovani. Dovrebbe infatti farci riflettere l’incidenza che questa ha tra gli adolescenti che, come emerge dall’indagine FAPAV/Ipsos, è in forte aumento per via della loro spiccata propensione alla digitalizzazione. Siamo passati dal 39% del 2019 al 51% del 2021.