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Problemi di memoria? Ballando ricorderai tutto, parola della scienza!

La memoria è un muscolo e come tale va allenata. Per questa ragione danzare è un valido motivo per tenere la nostra mente sempre fresca. Come si suol dire, chi si ferma è perduto! E noi non abbiamo intenzione di mollare, vero? Piuttosto corriamo ad iscriverci ad una scuola di ballo latino e tutti i problemi di memoria svaniranno!

Problemi di memoria? Questa è la soluzione che fa al caso tuo

Basta un po’ di salsa, samba e merengue, e grazie ai loro passi complessi chiunque tornerà ad avere memoria (e anche un po’ di scioltezza e tanto buon umore)!

A dirlo è uno studio dell’Università di Chicago, il quale dopo 8 mesi, ha riscontrato un miglioramento significativo nei punteggi della memoria di lavoro dei partecipanti ad alcune lezioni di balli latini. Cos’è la memoria di lavoro? Trattasi di un tipo di memoria a breve termine che serve per tenere a mente piccole quantità di informazioni mentre si partecipa ad altri compiti cognitivi.

Nello studio, 330 adulti ispanici hanno partecipato a sessioni di ballo bi-settimanali per otto mesi (o a un gruppo di controllo) con un istruttore professionista per i primi quattro mesi. Non sono state riscontrate differenze tra chi aveva partecipato alle lezioni di ballo e il gruppo di controllo nei test cognitivi a 4 mesi, dopo 8 mesi i ballerini e le ballerine mostravano punteggi migliori nei test di memoria. Come si spiega?

I ricercatori ritengono che questo processo di richiamo dei passi attivi svariati aspetti della memoria. “Poi ci sono le diverse componenti del ballo in sé, tra cui il fatto che è un’attività aerobica, cosa che già in precedenza ha dimostrato di migliorare le prestazioni cognitive”, commenta l’autrice dello studio Susan Aguinaga, che ha lavorato al programma presso l’Università dell’Illinois a Chicago (USA).

In generale l’esercizio produce un miglior flusso sanguigno, migliora la circolazione e la salute vascolare, riflettendosi sul cervello. Ballate e la vostra vita cambierà!

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Pubblicato da
Melany Alteri
Tags: danzamemoria