Quello che è accaduto in Giappone ha del comico. Un responsabile si sarebbe ubriacato smarrendo di conseguenza una chiavetta USB. Fin qui nulla di clamoroso, se non fosse che in quella chiavetta USB smarrita vi erano i dati di oltre 460.000 cittadini.
Il responsabile 40enne giapponese avrebbe alzato un po’ troppo il gomito per poi
addormentarsi in strada. Al risveglio l’uomo aveva perso la borsa contenente la
chiavetta con i dati personali dei 465.177 cittadini di Amagasaki. Ma perché aveva con sé una fonte tanto importante?
L’azienda per cui lavora,
BIPROGY, è stata incaricata dall’amministrazione locale di controllare chi avesse diritto a delle agevolazioni fiscali. Il dipendente ha quindi trasferito i dati dai sistemi informatici del Comune alla chiavetta per continuare il lavoro nell’ufficio della sua azienda,
senza neppure avere l’autorizzazione. Si trattava di informazione molto importanti che comprendevano
date di nascita, indirizzi, numeri dei conti bancarie e altre informazioni fiscali. Per fortuna però
i dati erano crittografati e tre giorni dopo la chiavetta USB smarrita è stata ritrovata. Ciononostante l’Azienda si è vista costretta a porgere le
scuse all’intera cittadinanza con un comunicato in cui si legge:
“Ci scusiamo profondamente con i cittadini e la città di Amagasaki e con tutti coloro che sono preoccupati per il disagio causato dalla perdita di importanti informazioni a noi affidate.”
Il giorno dopo, la periferica di archiviazione e la borsa sono state ritrovate dal dipendente nei pressi di un condominio vicino al quale ricordava vagamente di essere passato nella sera della sbornia. Il Comune sta comunque valutando se i dati sono stati compromessi.