La lotta al Covid è tornata prepotentemente di attualità nel corso di questi giorni estivi, soprattutto grazie alla variante Omicron al suo quinto stadio che sta causando una nuova ondata di contagi. Uno strumento in più per la comunità potrebbe essere il quinto vaccino approvato da EMA: Novavax. Il siero, rispetto a Pfizer o Moderna che utilizzano una tecnologia ad mRNA, vede il suo principio basarsi su un un farmaco a base proteica.
Novavax, il vaccino contro Omicron 5 in Italia dà ancora speranza
L’attuale struttura di Novavax prevede una doppia dose, le cui somministrazioni sono intervallate da un mese. Il meccanismo del farmaco è molto semplice: reclinando parte del materiale proteico del virus, il vaccino garantisce immunità e protezione all’organsimo. La tecnologia è quindi quella più diffusa per i farmaci di genere.
Le indicazioni sugli studi effettuati per Novavax danno una protezione 90% dall’infezione. Inoltre, sempre per questo siero si sta valutando anche la possibilità di una terza dose booster, a sei mesi dal primo ciclo.
Interessante sarà ora scoprire il funzionamento di Novavax anche contro la variante Omicron 5. I dati potrebbero essere incoraggianti, soprattutto se il farmaco venisse utilizzato come strumento per le dosi da fare in futuro.
Data l’ultima diffusissima mutazione del virus, i lavori per la produzione del vaccino stanno procedendo ad ampi ritmi. Le nuove scorte in Italia dovrebbero arrivare già a partire dal prossimo luglio. In base alle indicazioni di EMA, almeno per ora questo siero dovrebbe essere rivolto solo ai cittadini con più di 18 anni.