Jobindex, portale danese di lavoro fondato nel 1996 da Kaare Danielsen, ha lanciato un’accusa per l’Antitrust europeo verso il nostro amato Google (for Jobs). La ragione? Mettere in primo piano la sua piattaforma dedicata alle offerte di lavoro ai danni di servizi concorrenti.
Il caso si è riaperto per via di Jobindex. D’altronde “nel breve periodo successivo all’introduzione di Google for Jobs in Danimarca, Jobindex ha perso il 20% del traffico
di ricerca a causa del servizio di Google di qualità inferiore. Questo non solo soffoca la concorrenza tra i servizi di reclutamento, ma danneggia direttamente i mercati del lavoro, che sono centrali per qualsiasi economia.”, spiega l’azienda.Al che Google ha risposto dichiarando che l’arrivo della sua piattaforma ha contribuito all’intensificazione dei rapporti tra chi cerca e chi offre lavoro, che si tratti di aziende grandi o piccole. Pertanto Google for Jobs non danneggia il mercato del lavoro, ma al contrario rappresenta un utile strumento per rafforzarlo. Chi vincerà la causa? Questo potrà dirlo esclusivamente la Commissione Europea.