Le questioni che stanno riguardando l’energia in Europa non sono di certo da sottovalutare. Purtroppo il conflitto che sta avendo luogo nel settore orientale del continente, sta sortendo effetti piuttosto negativi per tutta l’Unione Europea.
Il modo per alleviare e limitare i danni non è stato ancora provato ma le grandi aziende starebbero cercando di prendere delle contromisure utili. Il tutto a maggior ragione dopo che la Russia ha cominciato a creare problemi per quanto riguarda la concezione del gas al resto dell’Europa. A quanto pare Eni starebbe pensando ad un progetto davvero interessante, il quale in poco più di due anni secondo le stime dell’azienda, dovrebbe comportare l’indipendenza dal gas russo. In molti si stanno chiedendo in che modo, e a quanto pare il tutto è presto spiegato.
C’è necessità di energia per riuscire ad essere indipendenti dalla Russia, soprattutto per quanto riguarda il gas. L’Italia avrebbe riposto nel progetto di Eni tutta la sua speranza per il futuro, con l’idea che vedrebbe lo sfruttamento della fusione a condizionamento magnetico.
Secondo alcune teorie questa pratica potrebbe generare energia in maniera continua con scorie inesistenti. I reattori per permettere tutto questo potrebbero essere costruiti da Eni che si occuperà puoi anche della conseguente manutenzione ottenendo il monopolio mondiale per questo tipo di tecnologia.
L’obiettivo di Eni è quello di avere un reattore a fusione entro il prossimo 2030, provando quindi a non essere più dipendenti da Gazprom, colosso russo. L’obiettivo sarà quello di permettere all’Italia di dichiararsi autonoma anche sotto questo aspetto, ma bisognerà lavorare tantissimo per permetterlo.