Ruja Ignatova, una cittadina tedesca, è accusata di aver ingannato alcuni investitori per un totale di 4 miliardi di dollari attraverso una falsa criptovaluta chiamata OneCoin. Ignatova è l’unica donna nella lista dei ricercati dell’FBI. Non si hanno più sue notizie dal 2017. Nel 2019 è stata accusata con otto capi di imputazione, tra cui frode telematica.
I pubblici ministeri dichiarano che Ruja “ha cronometrato perfettamente ogni movimento, sfruttando la frenetica speculazione iniziale che ha a lungo caratterizzato il mondo delle criptovalute”. OneCoin è “uno dei più grandi schemi Ponzi della storia”. La signora Ignatova è scomparsa dopo l’intercettazione di un appartamento appartenente al suo ragazzo americano, il quale stava collaborando con l’FBI. Si è imbarcata su un volo diretto in Grecia e da allora non si è più vista.
Michael Driscoll, vicedirettore in carica dell’FBI a New York, ha rifiutato di rilasciare ulteriori dichiarazioni. L’FBI aggiunge i latitanti alla sua lista dei più ricercati quando ritiene che il pubblico possa essere in grado di aiutare a rintracciare i sospetti. “Se n’è andata con un’enorme quantità di denaro”, spiega Driscoll ai giornalisti. “Il denaro può comprare molti amici e persone disposte a mentire”.
La signora Ignatova è stata accusata insieme a Mark Scott. Trattasi di un ex avvocato aziendale che secondo i pubblici ministeri ha riciclato circa 400 milioni di dollari per OneCoin. Il signor Scott è stato accusato di cospirazione, riciclaggio di denaro e frode dopo un processo di tre settimane presso la corte federale di Manhattan.
L’FBI offre una ricompensa di 100.000 dollari in cambio di qualsiasi informazione utile per proseguire con le indagini e l’arresto dei due criminali. “Ignatova potrebbe aver subito un intervento di chirurgia plastica o alterato in altro modo il suo aspetto”. Si suppone che sia anche circondata da guardie o persone che in qualche modo la proteggono.