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Primo laureato nel Metaverso: è un ragazzo italiano

La conoscenza del Metaverso è in netta espansione nell’ultimo periodo. Anche in Italia sta prendendo forma, tant’è che 1 italiano su 4 conosce l’argomento. Tuttavia, c’è chi del Metaverso già conosce tanto e vuole addirittura approfondire. Un ragazzo italiano, Edoardo di Pietra, originario di Colle Val D’Elsa, in provincia di Siena, è il primo studente italiano a laurearsi nel Metaverso.

Edoardo ha discusso la tesi dinnanzi alla commissione presso l’Università di Torino per il corso in Comunicazione, Ict e Media, dove la sua presenza era prevista sia dal vivo che in forma virtuale mediante un avatar creato appositamente nel Metaverso.

“Quando sei il primo a fare una cosa, sei il precursore di tutto ciò che verrà dopo di te. Quindi hai delle responsabilità enormi. Insomma: diventi uno standard del futuro”, le prime dichiarazioni di Edoardo di Pietra a La Stampa. Il suo primato forse non è globale, ma in Italia lo è di sicuro.

 

 

Metaverso: gli Atenei si stanno aprendo all’innovazione

La volontà degli Atenei di aprirsi a queste innovazioni è in netta crescita. Stare al passo coi tempi e abbracciare il cambiamento repentino della tecnologia attuale è un chiaro sguardo verso il futuro.

L’Università di Torino ha tutte le intenzioni di guardare avanti, tant’è che Luciano Paccagnella, presidente del corso di studi in Comunicazione, Ict e Media, ha dichiarato: “Siamo costantemente impegnati nell’osservare il mutamento sociale e tecnologico, ma anche senza facili entusiasmi. Quello che cerchiamo di fare è coltivare la curiosità e la creatività degli studenti. Questa tesi va nella giusta direzione”.

Mark Zuckerberg ha fatto sì che il Metaverso fosse sulla bocca di tutti. Puntare sulla socialità e sulla comunicazione virtuale sarà il futuro della sua azienda. Nel nostro Paese, il termine Metaverso è già in larga diffusione ma non tutti sono sicuri di utilizzarlo in futuro: l’80% delle persone intervistate in un sondaggio afferma di essere inquietati dal metaverso. Ciò che li spaventa è che una realtà virtuale potrebbe portare a scappare dalla realtà di tutti i giorni.

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Pubblicato da
Christian Savino