Chuwi rinnova il suo CoreBook X con un processore Intel di decima generazione e una scheda WiFi 6 senza rinunciare ad un ottimo display 2K.
Il pezzo forte del Chuwi CoreBook X 2022 è l’eccellente display IPS prodotto da BOE (stesso fornitore di Huawei) da 14 pollici con una risoluzione 2K nativa di 2160 x 1440 pixel, un pannello sicuramente di fascia superiore.
Le cornici sono abbastanza sottili ed il rapporto di forma 3:2 è migliore per la navigazione Web e l’uso di suite per ufficio rispetto a uno schermo 16:9, più adatto a contenuti multimediali.
Molto buono il trattamento antiriflesso, anche se non è opaco si vede bene anche con la luce del sole che non crea troppi riflessi.
Il nuovo Chuwi CoreBook X ha un design piacevole, telaio in alluminio, cornici schermo sottili e la tastiera è ben ottimizzata e sfrutta tutto lo spazio a disposizione.
Purtroppo è disponibile solamente il layout USA e l’esperienza di digitazione non è molto appagante,i tasti sono un poco alti e la plastica è un poco cheap.
Presente la retroilluminazione tasti regolabile su due livelli.
Bello il trackpad da 5.8″, naturalmente non rivestito in vetro, ma ampio e sensibile.
Spessore di 10,9 spessore mm e peso totale è stato ridotto a 1,36 kg.
Presente il lettore di schede microSD, una USB 3.0 Type-A ed una Type-C (supporta audio, video e consente la ricarica), un jack da 3.5mm e una porta di ricarica per l’alimentatore in confezione, abbastanza compatto e con presa italiana.
Il cuore di CoreBook X è l’Intel i3-10110U, architettura Comet Lake di decima generazione, realizzato con processo produttivo a 14 nm.
Ha solo 2 core CPU e 4 thread, e raggiunge una frequenza Turbo di 4,1 GHz (base 2,1 GHz) con un TDP di soli 15 W.
Nonostante si tratti di un processore che risale al 2019 e con un processo produttivo ormai superato non se la cava male se contestualizzato ad un utilizzo adatto alla grande fetta del pubblico a cui è destinato: per la navigazione Web e suite office è più che sufficiente.
Non è minimamente adatto al Gaming o al video editing, in quanto adotta la vecchia UHD Graphics 620 con 23 unità di esecuzione e una velocità massima di 1,00 GHz.
Il processore rappresenta una piccola involuzione da parte di Chuwi, i3-10110U ha la metà dei core dell’Intel i5-8259U del precedente anno, dal quale prende una discreta paga in multicore.
Poco male tutto sommato, il processore è meno energivoro e per un utilizzo navigazione/office non ha particolari lag o imputantamenti
e non è male nemmeno il confort acustico e le temperature massime della cpu si fermano attorno ai 75 gradi durante uno stress test di 10 minuti (prima del test la pasta termica sul processore è stata sostituita con una pasta di qualità premium).Purtroppo non è una macchina fanless e la ventola qualche volte si è fatta sentire più di quanto avrebbe voluto il sottoscritto, da anni utilizzatore di notebook rigorosamente fanless.
La RAM è una SO-DIMM da 8GB DDR4, non saldata, ma lo slot è uno solo e non sarà possibile sfruttare il dual channel, plauso comunque alla possibilità di effettuare un eventuale upgrade futuro.
Memoria ROM da 512 GB M2 con capacità di lettura superiore ai 500 MB/s.
La batteria è 46,2 Wh, con Windows 10, luminosità 80% e modalità efficienza consente di stare tra le 5/6 ore di utilizzo blando.
È dotato di una scheda wireless Intel AX201 con supporto al WiFi 6 (802.11ax) per trasmissione fino a 2.4 Gbit/s e Bluetooth 5.2
La webcam da 720 è un poco sottotono e l’audio è adeguato solo se consideriamo il prezzo aggressivo.
Preinstallato a bordo troviamo Windows 10 autentico, configurabile in lingua italiana.
L’hard disk non ha partizioni strane a dividerlo ed è assolutamente da segnalare la totale di assenza di bloatware preinstallato, cosa non da poco per un portatile cinese.
Inoltre è compatibile con l’aggiornamento a Windows 11, Windows stesso ci offrirà l’upgrade senza dover effettuare alcun tipo di forzatura.
Il bios ha ampia possibilità di personalizzazione, possibile anche andare a configurare il TDP andando a togliere le limitazioni e ottenere un piccolo miglioramento prestazione, soprattuto in multicore.
Non male anche la compatibilità con linux, con Ubuntu 22.04 o Mint 20.3 diventa davvero piacevole da utilizzare e tutto funziona senza problemi o driver da installare.
Segnalo solo un piccolo bug sul bios:nel selezionare la MicroSD come disco di avvio al boot sono incappato in un “brick” della macchina che mi ha costretto ad aprire la scocca per scollegare la batteria, invalidando la garanzia.
A quanto pare è un bug riscontrato dalla community che Chuwi non ha ancora risolto.
Costa attorno alle 450 euro su Amazon e sullo store ufficiale (dove potete usare il coupon dedicato CW20ZK). A questo prezzo offre un display adatto ad un notebook dal prezzo doppio.
Proprio quest’ultimo farà dimenticare il processore poco prestante a chi fa un uso generalista, che rimarrà soddisfatto, naturalmente se contestualizzato al prezzo.
Alla fine gli unici veri compromessi dell’acquistare questo cinesone sono la webcam e la tastiera con layout USA.