La distribuzione organizzata (GDO) è in crisi ed è anche colpa dell’uomo che, piuttosto di acquistare nei negozi fisici, si affida direttamente all’e-commerce. Ciò ha portato non poche difficoltà al settore dei supermercati, andando di conseguenza incontro al calo e, passo dopo passo, alla chiusura delle grandi catene come Conad, Tuodì e Carrefour.
Per esempio a Cognento, in provincia di Modena, ha chiuso il punto vendita Conad lasciando i propri spazi al brand Intima Moda. In occasione dei suoi primi 50 anni è stato inaugurato un nuovo Factory Outlet, oltre ai tre store a marchio Verdissima in varie parti d’Italia.
Anche il colosso francese Carrefour ha chiuso un mese fa alcuni punti vendita, ad oggi trasformati in store IperDem
, un brand appartenente al Gruppo Romano Supermercati. Ma non è finita qui, perché nei mesi a seguire chiuderanno 106 punti vendita di cui molti lombardi e campani. Come tutti ricorderemo, settimane fa il sito comunicava la notizia: “Giovani e Ambiziosi, ci piace definirci così. […] L’esperienza di questi primi 14 anni ha fatto il resto: ci ha insegnato che sono i dettagli a fare la differenza, che è la qualità dei nostri prodotti a renderci riconoscibili e che fare acquisti nei nostri supermercati deve essere per i nostri clienti un piacere. Ecco perché dagli arredi alla disposizione, dall’ampia selezione di prodotti freschi e non sino alle eccellenze più ricercate, estetica e tecnologia sono stati, negli anni, il fulcro della nostra continua ricerca, crescita e innovazione”.Infine anche la catena Tuodì nel Lazio ha chiuso diversi store lasciando senza lavoro 12 dipendenti del punto vendita Priscilla e altri 49 dipendenti a rischio. “Abbiamo diffidato le società interessate dall’intraprendere ulteriori azioni unilaterali non condivise”, hanno spiegato i Sindacati in una nota congiunta di Filcams Cgil Roma Lazio, Fisascat Cisl e Uiltucs UIL.