I notebook costituiscono da soli una fascia del mercato PC davvero imponente, i piccoli ma non troppo computer infatti hanno una fascia di utenza propria che da sempre preferisce la portabilità alle prestazioni mostruose offerte dalle configurazioni desktop, dettaglio che però se raffrontato ad un grande difetto dei notebook può sembrare nullo, infatti PC portatili non sono modificabili, nel dettaglio non è possibile sostituire alcune componenti chiave come il processore o la scheda grafica, grande limite che da sempre obbliga a sostituire l’intera macchina quando decisamente troppo obsoleta.
Questo problema era decisamente più gravoso in passato, ora grazie a CPU e GPU molto performanti l’obsolescenza di un notebook è legata strettamente a due fattori, la RAM e la memoria di archiviazione, che insieme se troppo vecchie fanno da collo di bottiglia al resto delle componenti.
Rivitalizzare un vecchio notebook
Se dunque anche voi doveste trovarvi nella situazione di avere un notebook sostanzialmente funzionante ma che ci mette troppo ad avviarsi, ad eseguire programmi o che aprendone alcuni necessita di tempi di caricamento troppo lunghi, ecco come fare per farlo tornare veloce e scattante, sia chiaro, non potrete giocarci a videogiochi di ultima generazione, però potrete eseguire le attività più comuni senza nessun tipo di problema.
Sostituire la RAM
In primis ciò che bisogna fare per dare uno sprint al vostro notebook è quello di sostituire la RAM, o meglio, aggiungere un banco in più dal momento che quella presente di fabbrica è saldata alla motherboard, per farlo in primis dovrete verificare quella presente nel PC, basterà utilizzare un semplice programma di scan come CPU-Z, dopodiché dovrete acquistare una RAM per Notebook con le stesse identiche caratteristiche, il motivo è molto semplice, pur acquistando una RAM migliore, quest’ultima una volta montata funzionerebbe alle stesse prestazioni di quella presente con prestazioni inferiori per questioni di compatibilità, aumentare la RAM è però indispensabile per eseguire un migliore multitasking e programmi più impegnativi.
Rimpiazzare l’HDD con un SSD
Un altro passo fondamentale è quello di sostituire l’HDD con un SSD, il motivo è presto detto, sebbene i dischi magnetici siano ancora lo standard più utilizzato, i dischi allo stato solido stanno raggiungendo la vetta grazie a prestazioni decisamente superiori, con un SSD infatti il sistema operativo viene eseguito in pochi secondi e tutti i programmi vengono caricati molto più rapidamente, a differenza di quanto succede per l’HDD che offre prestazioni in termini di lettura e scrittura molto inferiori.
Installare un SSD è molto semplice, una volta trovato quello che preferite, generalmente nei notebook si inserisce un SSD da 2,5 pollici, vi basterà rimpiazzare l’HHD direttamente nel suo vano, generalmente presente nella faccia inferiore del PC ed accessibile svitando una o due viti.