Una fonte che ha familiarità con la questione afferma che alcuni contenuti sono ritenuti non all’altezza della legge indiana sui social media, secondo Reuters. Twitter si è rivolto a un’alta corte nello stato del Karnataka, nell’India meridionale, contestando alcuni dei capi d’accusa, ma non è chiaro quali. L’azienda ha avuto due anni difficili con il ministero indiano, il quale ha chiesto alla piattaforma di rimuovere centinaia di account e tweet. Molti di questi tweet e account sono stati contestati poiché controversi nei confronti delle politiche del governo indiano e del primo ministro Narendra Modi.
Twitter ancora una volta costretto a rimuovere contenuti dal governo indiano
Twitter ha soddisfatto in parte alcune di queste richieste di rimozione, ma ha cercato di contestarne molte altre. Le richieste del governo indiano nelle ultime settimane includevano anche i post della giornalista indiana Rana Ayyub. Potremmo definirla una voce critica nei confronti del governo Modi. Così come il giornalista Mohammad Zubair, recentemente arrestato dopo aver portato all’attenzione osservazioni controverse dall’allora portavoce del partito al governo contro il profeta Maometto.
Anche i tweet di Freedom House, un organismo di controllo dei diritti umani con sede negli Stati Uniti, sul calo della libertà su Internet, sono stati rimossi a giugno. I documenti di Twitter disponibili sul database Lumen suggeriscono che il Ministero indiano dell’elettronica e della tecnologia dell’informazione ha chiesto alla piattaforma di rimuovere circa 85 account Twitter e tweet nel 2021. Inclusi anche e soprattutto quelli di attivisti, organi di stampa pakistani, giornalisti e membri dell’opposizione.